Alcuni Garanti dei Paesi europei si sono determinati ufficialmente nei confronti di un tema che lo scorso autunno ha suscitato animati confronti anche in Italia: i cookie wall.
La questione è se sia lecito subordinare l’accesso ai contenuti di un sito web (generalmente, di informazione editoriale) al pagamento di un abbonamento o – in alternativa – al trattamento di dati personali (raccolti tramite cookie) a fini di marketing e profilazione.
Recentemente, le Autorità austriaca e danese hanno reso pubblici dei provvedimenti che sottendono un orientamento simile: sì ai cookie wall, ma ad alcune condizioni.
Innanzitutto, è fondamentale la trasparenza nei confronti dell’utente, al quale le due alternative devono essere presentate con chiarezza. In secondo luogo, il prezzo dell’abbonamento deve essere ragionevole, proporzionato al servizio (in maniera da rappresentare una vera scelta per l’utente che non intenda acconsentire al trattamento dei suoi dati per finalità di marketing). Inoltre, i contenuti ai quali si permette l’accesso a seguito del pagamento o – in alternativa – trattamento dei dati personali a fini di marketing devono essere analoghi. Infine, si ricorda che, a seguito della sottoscrizione dell’abbonamento i dati personali dell’utente possono essere trattati esclusivamente a fini di erogazione del servizio.
Nessun divieto assoluto, quindi, ma la necessità di ispirarsi sempre – nella costruzione di questi meccanismi – alla trasparenza, alla ragionevolezza e alla proporzionalità (e quindi, in sintesi, al rispetto dell’utente).
